UN MUSEO DIFFUSO
Genus Bononiae. Musei nella Città
Progetto: Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale
- IL PALAZZO
Realizzata all’interno di una chiesa cinquecentesca, la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale custodisce, dal 2009, l’ampio patrimonio librario della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e ospita importanti opere d’arte contemporanea: Campo dei Fiori e l’ultima monumentale Delocazione di Claudio Parmiggiani, oltre al ciclo Cattedrale di Piero Pizzi Cannella.
La Biblioteca, il cui allestimento è stato curato dall’architetto Michele De Lucchi, è anche sede di mostre ed eventi culturali.
La Biblioteca, il cui allestimento è stato curato dall’architetto Michele De Lucchi, è anche sede di mostre ed eventi culturali.
- LA STORIA
La chiesa di San Giorgio in Poggiale, di antiche origini longobarde, viene progettata e realizzata tra il 1589 e il 1633 dall’architetto Tommaso Martelli e affidata ai Padri Serviti fino al 1798. Il suo nome deriva dalla via sulla quale si affaccia (oggi via Nazario Sauro), nota fino al 1919 come via del Poggiale.
Nel 1797, in seguito alle soppressioni napoleoniche, viene assegnata come sussidiale alla parrocchia dei Santi Gregorio e Siro.
Nel 1882, la chiesa viene affidata ai Gesuiti, che vi rimangono fino alla parziale distruzione seguita al bombardamento aereo del 25 settembre 1943. Mai più riaperta al culto e definitivamente sconsacrata, spogliata dei suoi arredi e delle opere d’arte, tra il 1959 e il 1962 la chiesa corre il rischio di essere demolita. Fu poi acquisita dalla Cassa di Risparmio in Bologna, che dopo un accurato restauro la destina a sede delle proprie collezioni.
Dal 2009 è sede della Biblioteca che porta il suo nome.
Nel 1797, in seguito alle soppressioni napoleoniche, viene assegnata come sussidiale alla parrocchia dei Santi Gregorio e Siro.
Nel 1882, la chiesa viene affidata ai Gesuiti, che vi rimangono fino alla parziale distruzione seguita al bombardamento aereo del 25 settembre 1943. Mai più riaperta al culto e definitivamente sconsacrata, spogliata dei suoi arredi e delle opere d’arte, tra il 1959 e il 1962 la chiesa corre il rischio di essere demolita. Fu poi acquisita dalla Cassa di Risparmio in Bologna, che dopo un accurato restauro la destina a sede delle proprie collezioni.
Dal 2009 è sede della Biblioteca che porta il suo nome.
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